Funzioni del curatore fallimentare

Funzioni del curatore fallimentare

La figura e il ruolo del curatore fallimentare sono stati fortemente modificati con il D.Lgs. n. 5/2006, entrato in vigore il 16 luglio 2006. Già nel pieno vigore della vecchia legge fallimentare, era noto che il curatore risultava essere, tra gli organi fallimentari, quello più esposto a rischi di trappole e di errori. Se questo valeva sotto la vigenza della vecchia disciplina, tanto più trova valore in seguito alla riforma del 2006 che ha attribuito nuovi poteri e maggiori responsabilità al curatore, diventato il vero baricentro della procedura. L'introduzione delle nuove regole, infatti, pur non comportando una completa autonomia gestionale da parte dell'ufficio di curatela, ha prodotto una variazione degli equilibri tra i vari organi della procedura, con la conseguenza che al curatore sono demandate tutte le iniziative che dovranno condurre alla realizzazione degli interessi pubblici e privati coinvolti nel processo fallimentare. Il volume analizza e chiarisce i poteri e le competenze del curatore fallimentare, nonché gli aspetti civili e penali dell'attività di relazione che il curatore deve presentare al giudice delegato. L'Appendice affronta le problematiche relative ai nuovi adempimenti fiscali a cui è tenuto il curatore in seguito alla riforma.
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