Codice degli enti locali
Il Codice degli Enti Locali, continua a proporsi quale utile strumento di documentazione ed orientamento per tutti gli operatori interni ed esterni dell'ente locale. Le numerose novità normative, e non solo, hanno reso necessarie questa nuova edizione del Codice, che mantenendo le stesse caratteristiche strutturali dell'edizione precedente, continua a trattare in maniera separata e distinta la parte istituzionale, da quella attinente l'ordinamento finanziario e contabile. Tra le novità più significative in ambito normativo annoveriamo: l'inserimento di leggi regionali emanate negli ultimi tre anni; il D.Lgs. del 30 marzo 2001, n.165 che abrogando il vecchio D.lgs. 29/1993 ha reso necessaria la riorganizzazione degli uffici e la ridefinizione dei rapporti di lavoro e di impiego alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni; le sostanziali modifiche apportate dalla legge costituzionale del 18 ottobre 2003 n.3, con la finalità di attribuire maggiori poteri alle regioni e agli Enti Locali; il D.M. 31 ottobre 2001, recante i nuovi limiti massimi del compenso base annuo lordo, spettante ai componenti degli organi di revisione economico-finanziaria degli enti locali, in sostituzione del precedente decreto del 25 settembre 1997, n.475; le altrettanti modifiche apportate dalla finanziaria 2002 al Testo Unico degli Enti Locali in materia di servizi pubblici locali e di risanamento finanziario nonché le novità introdotte dagli articoli 19 e 24 sul patto di stabilità; la legge 27 dicembre 2002, n.289 (finanziaria 2003) recante in via primaria disposizioni in materia e di patto di stabilità e di acquisto di beni e servizi degli enti locali
Momentaneamente non ordinabile