Il testo unico sulle espropriazioni
Una svolta storica: con il nuovo Testo Unico sulle espropriazioni per pubblica utilità, in vigore dal giugno 2002, cala il sipario sulla legge 25 giugno 1865, n. 2359. Il nuovo Testo Unico, non è di tipo compilativo; c'era, infatti, una obiettiva necessità di riscrivere la normativa. Diversamente dal passato, è stato disciplinato l'intero procedimento in tre distinti momenti: a) l'imposizione del vincolo preordinato all'esproprio; b) la dichiarazione di pubblica utilità; c) il decreto di espropriazione. L'aver cadenzato in modo coerente ogni fase del procedimento non poteva non toccare la materia urbanistica, in particolare le disposizioni sui vincoli alla proprietà privata. Un'altra innovazione sostanziale la si ritrova nella eliminazione del procedimento di occupazione d'urgenza, spesso causa delle distorsioni rilevate nel sistema attuale. Il libro è una guida ragionata agli aspetti più problematici della nuova disciplina. Basti pensare alle conseguenze della scadenza del vincolo preordinato all'esproprio, oppure alla nozione di suolo edificabile ai fini indennitari o, ancora al nuovo istituto dell'utilizzazione senza titolo di un bene per scopi di interesse pubblico. Il volume contiene un commento analitico del testo rivolto agli amministratori e agli operatori del settore. L'esame delle nuove disposizioni è stato condotto con richiami testuali alla giurisprudenza e a discipline intimamente connesse a quella espropriativa, in modo da far risaltare le modalità di inserimento del Testo Unico sulle espropriazioni nel quadro normativo più ampio dell'intervento sul territorio.
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