Il trattamento delle imposte in bilancio
Con il Principio contabile n. 25 dei CNDCR, emesso nel marzo 1999, è stato per la prima volta affrontato, a livello nazionale, l'argomento delle imposte anticipate e differite, coprendo così una lacuna rispetto ai principi applicati da tempo a livello internazionale e, in particolare, rispetto allo IAS 12.Nella predisposizione dei bilanci, sino all'esercizio 1998, la maggior parte delle imprese italiane si limitava a contabilizzare le imposte differite, mentre non rilevava le imposte anticipate. Pertanto, l'applicazione del nuovo principio contabile sulle imposte, a decorrere dai bilanci 1999, ha rappresentato un cambiamento dei criteri contabili utilizzati nella redazione del bilancio.Si è trattato di un cambiamento che, in molti casi, ha inciso significativamente sui risultati dell'esercizio e i cui effetti sulla rappresentazione patrimoniale ed economica avrebbero dovuto essere chiaramente evidenziati, come testimoniano gli interventi sull'argomento da parte della Consob e della Banca d'Italia anche nel corso del 2000. Nel libro viene analizzato il Principio contabile n. 25 dei CNDCR con riferimento alla normativa civilistica e fiscale nazionale. Vengono, inoltre, approfonditi gli aspetti contabili connessi all'esericzio di prima adozione e all'esercizio successivo e viene effettuata un'analisi della prassi instauratasi. In particolare gli esempi proposti riguardano: i bilanci d'esercizio e le relazioni semestrali di 46 imprese industriali, commerciali e di servizi; i bilanci d'impresa e le relazioni semestrali di 50 banche; i bilanci consolidati e le relazioni semestrali consolidate di 20 imprese industriali, commerciali e di servizi.
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