I segreti della rosa rossa
Nei personaggi non c'è che la vita, che richiama il drappo di un sipario. L'impressione dura solo un attimo e quello che appariva panno pesante si rivela stoffa impalpabile su un cuore che batte. Il cuore è quello di Mario che aspetta da sempre la svolta che cambierà la sua vita, nella quale il destino gioca un ruolo fondamentale. Nessun artificio teatrale interviene a sublimare l'afflizione che si percepisce nella narrazione degli avvenimenti in orfanotrofio, tra la perdita e la solitudine di un altro personaggio centrale, il piccolo Giorgio; vivono entrambi - seppur con storie e reazioni differenti - un esilio bianco sulla terra, un coma che sospende il dolore in attesa che qualcuno si prenda cura di loro. È un viaggio interiore di rinascita che risale il tempo, un romanzo di formazione che oscilla tra flashback e accelerazioni che imbrigliano e rivelano gli eventi, con colpi di scena ed epifanie inaspettate. Lo stile che accompagna la narrazione è semplice e descrittivo.