Teatro. Gabriel Calderón
Due drammaturgie per un autore solo nella terza finestra su geografie "altre" della scena. Due lavori di Gabriel Calderón, giovane regista e scrittore teatrale uruguayano, testimone, con oltre venti opere, del vivace panorama di oggi del Sud America. Mescolanza di forme, vicende all'apparenza reali che prendono pieghe inaspettate, realtà e fantastico che si incontrano, per narrare, con la forza trascinante del riso, i punti irrisolti del nostro "occidente". "Or-forse la vita è ridicola" (2009) ed "Exesplodano gli attori" (2012) i due testi scelti. Drammaturgie autonome, ma parte di un'ipotetica pentalogia dove le storie di militari, famiglia, amore e dittatura, possono diventare storie di militari, vampiri, famiglia, viaggi nel tempo, amore, mummie e dittatura.