Dodici in caso di stress
Cosa può esserci di più semplice di una storia d'amore? E cosa può esserci di più complicato se questa storia d'amore lascia scendere la sua protagonista così tanto nelle sue stesse profondità da toccare i pesci luminosi - a volte meravigliosi altre paurosi - che le abitano? Cosa può esserci di più difficile per una scrittrice che, senza riguardo per se stessa, giunge a mostrare a ogni lettore la sua più nuda verità? Con un linguaggio colloquiale, diretto eppure introspettivo - che ricorda tanto letteratura e cinematografia francese - la meravigliosa storia tra Chloé e Houssine si dipana vitale nonostante le ansie e i sensi di inadeguatezza, le differenze culturali e anagrafiche, le idiosincrasie. Perché l'amore è confronto, è volo e caduta, ma non ha nulla di metafisico quando combatte e si rivela nel quotidiano, come un pane necessario anche se, a volte, difficile da masticare. A non voler superare questa particolare soglia del dolore dell'anima pare alludere, così, anche il titolo: una metaforica linea di galleggiamento sempre difficile da condurre tra scarsità da un lato ed eccesso dall'altro. Ma tutto ciò sarà sempre possibile?