Il viceré. Storia misteriosa di Vito Guarrasi, l’avvocato del potere
Vito Guarrasi, professione avvocato. Poco noto ai più, ma al cospetto del quale si inchinavano quasi tutti. Perché Guarrasi era persona dai consigli indispensabili per chiunque volesse fare affari dalla Sicilia in su, dal secondo dopoguerra in poi. Un uomo pressoché “invisibile” alle cronache eppure capace di rimanere al centro dei passaggi decisivi che hanno segnato decenni di storia siciliana e italiana, e non solo, facendo del suo rapporto strettissimo con il potere un modo di vivere, fino a riuscire addirittura a incarnarlo, quel potere. Sempre nell’ombra. Guarrasi e la sua vita diventano in queste pagine il filo del racconto del Paese, permettendo a Francesco d’Ayala di ripercorrere e comprendere alcuni degli snodi più oscuri e cruciali della nostra storia recente. Da ufficiale di complemento non ancora trentenne, infatti, fu Vito Guarrasi a essere inviato ad Algeri per trattare l’armistizio con gli Alleati. Ed è solo l’inizio della lunga “carriera” di chi poi diventerà un testimone defilato – e tuttavia fondamentale – degli equilibri post-bellici dell’Italia. Il suo nome compare poi sullo sfondo opaco delle vicende legate alla morte di Enrico Mattei, alla scomparsa del giornalista Mauro De Mauro, al fallito golpe Borghese; oppure nelle vicende che hanno accompagnato le parabole di Michele Sindona e Roberto Calvi, arrivando a sfiorare i rapporti tra la politica dominata da Giulio Andreotti e la mafia dei corleonesi. Eppure l’avvocato Guarrasi è sempre scivolato via come la sabbia tra le dita, senza bruciarsi. Mai un processo, mai una condanna. Inabissato. Fino all’uscita di questo libro. Prefazione di Gaetano Savatteri.