Riso nero
Razzista, sessista? Non sono mancate accuse a questo che fu di Anderson il libro di più largo successo, e non si può dire che, in qualche misura, non fosse venato dei pregiudizi che segnavano l'America di primo Novecento. Forse che, all'inizio degli anni Duemila, li abbiamo tutti superati? Non è alla luce di quelli, in ogni caso, che va giudicata una storia che è soprattutto una storia di ricerca, di ricerca della verità del proprio essere oltre le abitudini e le convenzioni, e proprio oltre i pregiudizi. Bruce, il protagonista, è un uomo bianco che conduce una vita che sente sempre più vuota, falsa anzitutto nel rapporto che lo lega alla moglie; e che lascia tutto per ritrovare un senso appunto più vero al proprio fare. Una scelta e una fuga forse troppo facili, ma che proprio delle complicazioni intellettuali di un certo ambiente hanno bisogno di liberarsi e che proprio della schiettezza di gente più semplice - i neri, l'operaio Sponge - faranno tesoro.
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