Imitazioni di tricotteri e di plecotteri
I tricotteri sono insetti acquatici a metamorfosi completa. Trascorrono la maggior parte della loro vita in acqua, prima allo stadio di larva e poi di pupa; infine, da adulti, mettono le ali per riprodursi, deporre le uova in acqua e infine morire. Attualmente sono presenti in Italia circa 459 taxa di tricotteri, di cui 95 endemici del territorio italiano. Si dice che in alcuni torrenti i tricotteri costituiscano fino all'80% della dieta quotidiana di una trota. Di sicuro c'è che sono insetti assai goffi sull'acqua, che emettono vibrazioni e rumore, per cui sono visibili e vivi e, per questo, assai appetibili e stimolanti per un pesce in caccia. Con un'imitazione di tricottero (in inglese sedge) si può dunque pescare in maniera attiva, facendola muovere, vibrare, pattinare, sino a scatenare l'impulso predatorio anche di un pesce in quiete. I plecotteri costituiscono uno tra gli ordini di insetti a più alto rischio di estinzione. Le ninfe, così si chiamano allo stadio acquatico, amano vivere in acque fredde, pulite e ben ossigenate sotto le pietre dei torrenti (donde il nome inglese stone fly: mosca della pietra). Qualsiasi sbalzo chimico o carenza anche breve d'ossigeno, nonché l'inquinamento prodotto dall'uomo, ne provoca la rapida estinzione da quell'habitat, per cui i Plecotteri, le cui specie più belle e più sensibili si chiamano non a caso Perlidae, sono vere e proprie perle da proteggere, proteggendo le acque ancora fresche e pulite che esse abitano. Sono presentati in questo volume undici insetti appartenenti agli ordini dei tricotteri e dei plecotteri fra i più rappresentativi e imitati dai pescatori. Vengono fornite dapprima le informazioni entomologiche, con riferimento alle caratteristiche morfologiche, alla diffusione e al comportamento degli insetti, seguite dai consigli sull'impiego dei vari stadi imitati in pesca. È quindi la volta delle mosche: per ogni insetto sono pubblicate le realizzazioni degli autori del volume e di altri noti fly tyer italiani e stranieri, nella successione corrispondente a quella evolutiva naturale, in modo da dare massimo risalto alla comparazione fra le diverse visioni imitative dello stesso stadio. Sono così raccolte nel volume 244 foto di altrettante mosche, ad opera di ben trenta costruttori, per offrire al lettore una panoramica quanto mai vasta dell'argomento.
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