La dittatura degli algoritmi. Il dominio della matematica nella vita quotidiana
La conoscenza dei meccanismi alla base dei Big Data è l’unico esercizio di “difesa” che ognuno può, e deve, imparare a compiere, affinché tutti i propri dati, movimenti, gusti, ecc. non finiscano nelle mani sbagliate. Perché potrebbe costare molto caro. Il termine “algoritmo”, un tempo relegato nei soli manuali di matematica prima e di informatica dopo, è entrato prepotentemente nel lessico quotidiano. Gli algoritmi, ad esempio, determinano quali devono essere le notizie e le informazioni che devono raggiungerci sullo schermo del nostro device. Usati da motori di ricerca e social media, oltre a selezionare l'informazione da proporre a ciascuno di noi, producono un altro effetto molto importante: la chiusura dell'utente dentro una bolla costruita sui suoi gusti, sulle sue preferenze, sui suoi pregiudizi. Solo conoscendo questi meccanismi l’utente può evitare che tutti i suoi dati finiscano in quella che lo studioso americano Frank Pasquale ha definito la “black box society”.
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