Jesse Owens. La Pantera Nera che umiliò Hitler
Jesse Owens. La Pantera Nera che umiliò Hitler racconta la vita e le incredibili performance sportive di un campione rimasto nella storia, in grado di diventare un simbolo della lotta contro la discriminazione razzialeDopo esser sceso dal podio del vincitore, passai davanti alla tribuna d’onore per rientrare negli spogliatoi. Il Cancelliere tedesco mi fissò, si alzò e mi salutò agitando la mano. Lo feci altrettanto, rispondendo al saluto. Penso che giornalisti e scrittori mostrarono cattivo gusto inventando poi un’ostilità che non ci fu affatto Ottavo figlio di una famiglia povera è entrato nella storia dello sport per le sue imprese in pista e su pedana, contribuendo a svelare al mondo le condizioni in cui molti americani di colore erano relegati a causa delle leggi segregazioniste ancora in vigore negli Stati del Sud. Jesse Owens nacque in Alabama e fu velocista e lunghista statunitense. Vinse quattro medaglie d’oro ai Giochi Olimpici di Berlino nel 1936 e con Long, ufficiale dell’esercito tedesco, strinse un’amicizia vera e sincera tanto che quest’ultimo affidò, dopo la sua morte, proprio ad Owens il compito di raccontare al figlio mai conosciuto l’importanza dell’amicizia oltre gli orrori e le divisioni che la guerra comporta.