La diva cattolica. Ideali, limiti e tabù nella cronaca di una educazione
Da bambina molestata dal sagrestano, figlia ubbidiente, discepola fedele in parrocchia, pensosamente devota al suo Dio, Anna conoscerà l'affetto nel delicato abbandono della novizia Jasmine, destinata verso una missione africana. Insieme realizzeranno una casa per ragazze sole. Sposa Valerio, cresciuto con lei in parrocchia. Anna diventerà una stella in una emittente cattolica. La sua crescita sarà decisa sempre da uomini di potere: obbligata ad un rapporto segretamente innaturale con suo marito, deturpato da un incidente, diretta da preti, monsignori, giornalisti, manager, pubblicitari, Anna resta fiduciosa di servire sempre i valori alti della fede che la guida, in una visione ideale e spirituale che riconoscerà alla fine essere incompiuta. È da questa rivelazione che Anna cercherà una risposta per se stessa, e la trova non nel suo successo e nelle cose che ha realizzato, ma nell'amore incondizionato accolto come una ricompensa e un diritto che matura e lascia intatti gli originari ideali, fuori dalla seduzione delle cose del mondo, con una persona che saprà condividerli insieme a lei.