Ritratto di donna selvaggia
La signora baronessa, dopo di aver spilluzzicato sopra un filetto d'aringa affumicata, una fetta di giambone, un po' di burro, qualche funghettino sott'olio e un carciofino, si dette a sorseggiare, con sapienza inimitabile, una tazza di squisito consommè. Gustò poi dello storione allesso in salsa maionese ch'era una galanteria. E un rifreddo composto… Una ingorda nobildonna a tavola. Filetto d'aringa, funghetti sott'olio, fegato d'oca grasso tartufato, cosciotto di tacchino arrosto, pisellini prosciutto e parmigiano, tartine imburrate e fegato di maiale… Ma a conclusione del banchetto una mosca sconsiderata finisce nella zuppa inglese. Volume in monotype realizzato con matrici in piombo composte a mano da Rodolfo Campi e impresso presso il Museo della Stampa di Lodi.
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