Miseria e nobiltà in Sicilia. Vite di aristocratici eccentrici e poveri talentuosi

Miseria e nobiltà in Sicilia. Vite di aristocratici eccentrici e poveri talentuosi

Nel corso dei secoli la Sicilia ha generato una galleria di personaggi fuori dal comune, tante volte stravaganti, comunque creativi, spesso precursori in diversi campi. Il lavoro di Antonino Cangemi, assumendo la varietà di tale panoramica, propone due curiose linee guida: aristocratici eccentrici, da una parte, poveri talentuosi, dall'altra. Il barone Pisani, ad esempio, nell'Ottocento sperimentava pratiche terapeutiche basate sulla dignità umana dei "matti", che si sarebbero affermate solo un secolo dopo con Basaglia. O la spavalda cortigiana Macalda di Scaletta, a suo modo femminista ante litteram al tempo dei Vespri. E che dire dei primati raggiunti dai meno abbienti: come nel caso di Francesco Procopio dei Coltelli, che nel '600 fondava a Parigi la prima gelateria della storia, il Café Le Procope. O Nick la Rocca, emigrato negli Stati Uniti da Salaparuta (Tp), che agli albori del '900 incideva il primo disco di jazz. E ancora Petru Fudduni, che nel rione del Capo sfidava tutti improvvisando rime irriverenti. Così come quando si scopre l'ennesimo angolo di Paradiso nascosto in Sicilia, ugualmente leggendo queste pagine la sensazione sarà di non sapere mai abbastanza dei nativi di quest'isola, in cui tutti vogliono vivere e da cui tutti vogliono scappare, dove la bellezza confina spesso con l'indecenza.
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