Chiamatemi ancora Anza
Sara non può credere a quello che Maria Grazia le ha appena detto. Famosa? Lei? Stanno sedute l'una vicino all'altra, in quella piccola stanza immersa nella penombra, innanzi ad un polveroso pianoforte a corde che aspetta solo di essere suonato, e, invece di incominciare come al solito la sua lezione, l'insegnante di musica le ha appena letto la mano. E poi basta... Che cosa potrà mai significare? È solo l'inizio di un puzzle sorprendente, che porterà Sara dal minuscolo sottotetto della sua scuola di musica, agli enormi spazi dei palazzetti sportivi; dalla penombra sicura della propria famiglia, alle abbaglianti luci di una improvvisa ribalta, tanto avvincente quanto inaspettata. "Non bisogna mai rassegnarsi a vivere... Bisogna voler vivere!" Ma l'innocenza non basta e sarà la vita stessa a mettere Sara, all'apice della sua carriera, nella prova più ardua e difficile... In un racconto, Sara Anzanello, campionessa mondiale di pallavolo, obbedendo a una sorprendente vocazione eclettica, ha voluto e saputo lasciare testimonianza di sé e della propria esperienza. Il testo, restituito nella sua integrità originale, ci consegna, in un vortice drammatico, incalzante e mozzafiato, un'immagine nuova e inedita della giocatrice azzurra: quella di una ragazza vera e genuina, dall'inguaribile ironia e passionalità , animata da una tenace quanto invidiabile forza, dall'inestinguibile gioia di vivere.