Nel paese senza matti. Alla nostra Italia illusa e un po' mendace
"Nel paese senza matti" tratta della condizione italiana, unica al mondo, di rinuncia nazionale agli ospedali psichiatrici, ovvero ai luoghi di ricovero in lungodegenza per i pazienti psichici gravi. L'autore descrive, da osservatore esterno, i malati che girano abbandonati in città e, da partecipe diretto - come medico psichiatra spesso chiamato come perito a valutare persone che hanno commesso reati -, le condizioni paradossali di autonomia di cui godono persone che non sono ancora cresciute nel proprio controllo emozionale ed avrebbero bisogno di essere mantenute e guidate. Ipotizza anche il perché si sia arrivati a una condizione di abbandono di tale costoso e difficile compito, in primis da parte dello stato e poi dagli operatori nominalmente addetti a quelle cure, che sono di fatto impossibili in assenza delle strutture preposte e per il lungo tempo richiesto.
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