Acosmismo come religione. Giovanni Gentile e Piero Martinetti interpreti di Spinoza
Con l'espressione "acosmismo come religione" si vuole sottolineare la possibilità di leggere il sistema spinoziano come un'ipotesi filosofica attraverso cui sfuggire all'antitesi tra una filosofia che rinchiude l'uomo nell'esistenza e nel tempo e una fede che si appella esclusivamente a una rivelazione positiva. Giovanni Gentile e Piero Martinetti, attraverso il comune incontro con la lezione hegeliana sull'acosmismo, si sono inaspettatamente affiancati nella definizione di uno Spinoza tutt'altro che insensibile al tema della superiorità di Dio sul mondo. Si deve infatti a loro un'attenuazione dei toni polemici che accompagnavano lo studio del pensiero di Spinoza, comunemente ritenuto nella tradizione italiana un filosofo empio.
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