Apologia dell'islamismo
Quest'opera, concepita per celebrare la grandezza dell'islam, è stata pubblicata per la prima volta nel 1925 dall'editore Formiggini e rivede ora la luce grazie all'opera della casa editrice La Zisa di Palermo. A distanza di quasi un secolo, l'autrice, l'arabista e islamista Laura Veccia Vaglieri, ci invita a considerare «l'islam come religione e come civiltà, ancorate nella perfezione insuperabile e divina del Corano». «Dunque, una religione, una rivelazione che [...] conferma e rinnova il messaggio dell'unico e stesso Dio per mezzo di un profeta, Muhammad, che si iscrive nella catena degli inviati o profeti divini che [...] hanno ricordato alle loro rispettive comunità religiose il monito divino alla responsabilità sacrale e spirituale dell'uomo in questo mondo. Quale monito? [...] "considerare Iddio unico nella Sua sovranità, a Lui sottomettendosi devotamente, a Lui prestare obbedienza nei comandi e nelle proibizioni, facendo il bene e astenendosi dal male"». Prefazione di 'Abd al-Sabur Turrini, con una nota di Marcello Di Tora.