Admanvis. Ricordi autobiografici
Giovanni ama il teatro, la danza e la musica, i film proiettati al cine-oratorio lo accompagnano in un mondo avventuroso, popolato di eroine sognanti e fascinose, paladini audaci, amori e duelli. È curioso e partecipe, i libri, le note e lo studio lo incantano, nel cielo e nei campi, nei momenti di luce e quando le ombre si allungano coglie segnali, la bellezza del Creato e la promessa di un Altrove sfolgorante e sereno. Soprattutto, ha un legame affettivo e profondissimo con la Valsangone e la sua Saluggia, "piccolo lembo di terra vercellese" in cui il tempo è scandito da ricorrenze, feste, i richiami delle campane e i ritmi della campagna, tra pomeriggi assolati e fresche sere in cui tramandarsi racconti, leggende, aneddoti e segreti. Un territorio che Giovanni, con passione, nostalgia e un tocco di ironia, evoca davanti ai nostri occhi, assieme ai profumi di pranzi domenicali, di incenso e di erba tagliata, ai canti del coro, il frinire dei grilli e le chiacchiere dei nonni; un luogo del cuore a cui fare ritorno dopo i turni di lavoro in città, nelle vacanze o nella rievocazione; un palcoscenico variopinto e polifonico sul quale si avvicendano e si intrecciano storie...
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