La misura della distanza
Venezia, anni Settanta. Isabella conosce un giovane studente persiano, Farid, di cui si innamora perdutamente. Nonostante l'opposizione delle famiglie si sposano e si trasferiscono a Teheran. Isabella resta incinta ma per il parto la coppia sceglie l'Italia. Di ritorno in Iran, le differenze culturali si fanno sentire e i conflitti con Farid diventano frequenti. Isabella si sente prigioniera di un meccanismo di sottomissione che mina la fiducia in se stessa. Nel 1979 scoppia la rivoluzione islamica e la coppia fugge in Italia. Il matrimonio, già in crisi, si spezza quando Isabella trova la forza per ribellarsi. Dopo qualche anno Isabella reincontra un amico persiano, ex rivoluzionario. Parleranno del passato, della malinconia che ormai colora la loro vita, della perdita degli ideali.
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