Lo specchio attraversò Alice. Un'intricata indagine tra nonsense, fumi d'oppio e libri perduti
Esiste un libriccino sconosciuto ai più, uno strano miscuglio tra due grandi opere dell’Ottocento. “Lo specchio attraversò Alice” di Luigi de Carolis è un sogno ingarbugliato, un’opera che mescola Carroll e Poe. Ma è molto più di un semplice esercizio di stile. Sembra un’opera esoterica, un manuale iniziatico, un volumetto per scoprire come viaggiare nel tempo. E poi: de Carolis è esistito davvero? O è solo lo pseudonimo di uno scrittore boemo, o ancora quello di un beatnik che ha truffato mezza California? Reg Mastice costruisce un enigma ben congegnato che si snoda dall’Ottocento ai giorni nostri, da Londra a Venezia al Mount Lee. A partire dal misterioso libro di de Carolis, interamente riportato, si trovano qui raccolti i testi di chi ha provato a risolverne i misteri e le incongruenze. Sempre che tutto ciò esista davvero da questa parte dello specchio.