Il codice delle creature estinte. L'opera perduta del dottor Spencer Black
La straordinaria biografia di un visionario. Una galleria anatomica oscura e meravigliosa. «Questo libro è una gradita aggiunta per ogni scaffale dedicato al dark fantasy, con le sue splendide tavole anatomiche e l'appassionante racconto della discesa di un uomo nella perversità» – Publishers Weekly Philadelphia, fine Ottocento. Tra le aule di chirurgia dell'università, i tendoni di una fiera itinerante e le fosse appena scavate dei cimiteri si aggira il controverso scienziato Spencer Black. Figlio di un celebre anatomista, Black si forma presso la prestigiosa Accademia di medicina, dove sviluppa un'insolita teoria: le più famose creature mitologiche della storia, come sirene, minotauri e arpie, non sarebbero altro che gli antenati evolutivi della razza umana. «Il codice delle creature estinte» contiene due straordinarie opere in una. La prima è costituita dalla biografia immaginaria del dottor Spencer Black, a partire dall'infanzia trascorsa a riesumare cadaveri, passando per l'apprendistato in medicina e i viaggi al seguito di un circo, fino alla misteriosa scomparsa sulla soglia della vecchiaia. La seconda è il capolavoro di Black, il «Codex Extinctorum Animalium», uno studio sugli animali leggendari – draghi, centauri, fauni e altri ancora – tutti rappresentati attraverso dettagliate tavole anatomiche. Basterà osservare una di queste illustrazioni per rendersi conto che si tratta dell'opera di un folle. Questo libro racconta la sua storia.