Il canto delle idee. Leopardi fra «Pensiero dominante» e «Aspasia»
La ricerca delle tracce di un Platone accolto e insieme - anche contradditoriamente - negato, fra gli appunti dello "Zibaldone", la prosa delle "Operette morali" e la poesia dei Canti, e il contatto con altre figure e temi cari a Leopardi, da Montesquieu al "René" di Chateaubriand, dal Sublime di Longino a quello dei Salmi biblici, alla filosofia pratica di Epitteto. Nella scia di una persistenza e necessità dell'illusione - fino al "Pensiero dominante", e prima del disincanto di "Aspasia" - che è figura stessa della persistenza dell'eros, del desiderio.