La terza metà
Tra l'Italia, la Francia e i freddi campi d'addestramento in est Europa, l'uomo che si fa chiamare Hiero combatte la propria battaglia: infiltrato nel nuovo brigatismo rosso al soldo dei Servizi, ufficialmente deceduto, insegue un concetto di giustizia che poco ha a che fare con le regole, e un passato fatto di ombre che ha ogni intenzione di svelare. Nei bassifondi di Parigi, tra vecchi e nuovissimi fantasmi, l'uomo che si fa chiamare il Magister fa i conti con la sua coscienza e lotta ancora per squarciare la fitta rete di complotti che, dal passato, pesa sul suo presente. A legare queste due figure esemplari, una vicenda allucinata eppure fin troppo plausibile che corre senza alcuna tregua lungo trent'anni di Storia italiana. Con uno stile serrato e inventivo, Guglielmo Pispisa ci regala un romanzo potente e crudele, dove niente è ciò che sembra, ogni vicenda personale arriva a toccarci pericolosamente da vicino, e le tragedie, gli errori e gli scontri di ieri allungano le loro propaggini, singole e collettive, fin dentro il cuore del presente.
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