Sig.r Amadeo Wolfgango Mozarte. Da Verona con Mozart: personaggi, luoghi, accadimenti. Atti del Convegno (Verona, 27-28 aprile 2006)
Tornare su Mozart ha il sapore delle grandi cose umane, poiché dona la segreta speranza di apportare ancora qualche avanzamento nella conoscenza dell'inesausta insondabilità mozartiana. Difficile disgiungere Mozart dall'Italia: per i suoi viaggi e per la sua opera italiana, che ha le sembianze di una storia senza confini. Difficile altresì non fermare l'attenzione su Mozart a Verona, dove soggiornò ben sette volte, ospite di Pietro Lugiati, nelle tappe di trasferimento dei suoi tre viaggi in Italia. Alle tante forme nominali che il salisburghese ebbe negli anni (Mozert, Motzart, Motzhardt, Motard, Mozzard), ne aggiungiamo una, di marca veronese, 'Mozarte', utilizzata per la sua nomina a Maestro di Cappella. Un viaggio mozartiano, con e su Mozart, è un'avventura dello spirito che ogni volta si rinnova, di fronte a una rivoluzione tanto radicale negli obiettivi quanto moderata nei mezzi e profonda nell'elaborazione. Non sappiamo cosa avrebbe riservato Mozart alla storia se la morte avesse procrastinato il suo incontro con lui: forse un "Faust" goethiano, o forse, una 'tempestosa' shakespeariana "Die Geisterinsel"... ("L'isola degli spiriti"). Sappiamo però con certezza che il percorso formativo di Wolfgang Arnadeus Mozart fece tappa anche a Verona, e da Verona siamo partiti per questa riflessione, a duecentocinquanta anni dalla sua nascita.
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