Il venditore di armi
Thriller, azione, spy story sono generi che non amo particolarmente; confesso di aver comprato questo libro spinta al 90% dalla curiosità (visto l'autore) e al 10% dal fatto che la presentazione ne evidenziasse l'umorismo: alla peggio, mi sono detta, mi farò due risate... e invece Laurie mi ha sorpreso: il libro mi è piaciuto tanto tanto TANTO! La trama a mio parere non è eccezionale (come ho già detto, non amo il genere), ma è ben sviluppata, ben salda; abbastanza intricata da avvincere, non così tanto da perdersi. Per quanto riguarda le risate... ne ho fatte ben più di due! ho trovato l'humor di questo libro irresistibile, azzeccato e intelligente; a volte l'autore vi indugia un po' troppo, ma è sempre meglio esagerare per creare qualcosa di unico e originale che arrestarsi nell'anonimato e nel piattume. Mi è piaciuto moltissimo il protagonista, eroe decisamente umano: casinista, spaventato, a volte insicuro, a volte confuso, imbranato con le donne, cinico verso se stesso prima che verso il resto del mondo. Il romanzo ha un ritmo serrato e un finale da tachicardia; ma si fa notare anche per il gusto e la profondità espressi nelle sequenze''lente'', le scene riflessive e sentimentali.
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