Padri, padrini, patroni. La parentela spirituale nella storia
Alla vigilia del Concilio di Trento (1545-1563) non era inconsueto che decine di padrini e madrine si affollassero attorno al fonte battesimale, rispondendo al desiderio dei genitori di estendere e diversificare il più possibile la rete di relazioni fondata sulla parentela spirituale originata dal battesimo, formalmente riconosciuta dalla Chiesa e portatrice di divieti matrimoniali. Il padrinato consentiva di perseguire strategie sociali complesse, caratterizzate da un grado di libertà molto maggiore rispetto a quelle fondate sui legami di sangue o sull'alleanza matrimoniale: da qui la grande popolarità dell'istituzione nelle società europee durante il Medioevo e l'Età Moderna. La riforma del padrinato imposta dal Concilio di Trento ridusse drasticamente il numero dei padrini e delle madrine, causando una profonda crisi e imponendo il riassetto delle reti di relazioni. A partire da tale momento di rottura è possibile gettare nuova luce sul ruolo centrale del padrinato e del comparatico come strumenti d'integrazione sociale, economica e culturale nella storia dell'Europa cristiana, dalle origini ai giorni nostri.
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