Eros e potere. Miti sessuali dell'uomo moderno
L'eros non come ricerca di piacere ma come dimostrazione di potere, secondo una concezione che fa dell'impotenza sessuale una metafora di indegnità politica e del dominio sulle donne un paradigma di affermazione sociale. Questa la prospettiva con cui viene delineato il processo della costruzione dell'identità maschile che accompagna l'ascesa della borghesia, dalle rivendicazioni di superiorità sessuale con cui l'eroe della rivoluzione giacobina alimenta il suo disprezzo e sogna la sua rivalsa sull'effeminato e impotente cortigiano, fino all'esaltazione scientifica e filosofica della volontà di dominio che segna l'affermazione dei regimi fascisti nell'Europa del XX secolo. Lo spettro della masturbazione con cui vengono assillati adolescenti destinati alla conquista di un posto nell'élite politica ed economica, e che perciò devono dimostrare di saper vincere e soggiogare in amore come nella vita; le illusioni di una Paris-Lesbos in cui l'erede del giacobino può rievocare senza rischi le raffinatezze libertine dell''ancien régime' e rivivere il sogno dell'antico privilegio aristocratico; infine la validazione scientifica dell'immaginario sadomasochista tesa a sanzionare come naturale il diritto del più forte, dapprima verso le donne e poi esteso a ogni rapporto fra individui, popoli, razze o nazioni: sono tutti mezzi con cui l'uomo nuovo della borghesia, non riuscendo a dimenticare la macchia del suo difetto d'origine, tenta di costruire un fondamento ideologico con cui sentirsi intimamente legittimato all'uso del potere. Un tentativo in cui donne ed ebrei si alternano e si confondono come figure antitetiche su cui edificare un'identità nobilitata da inalienabili diritti di nascita, con una dinamica che si sta ripetendo ancor oggi. Secondo Hitler il movimento femminista era un'invenzione ebraica mirante a distruggere la potenza ariana "con le forze della democrazia sessuale". Oggi il terrorismo islamista considera le libertà democratiche e l'emancipazione femminile come armi di un complotto ebraico volto a colpire "l'Islam nel suo santuario", e avvalendosi dell'incoscienza, della manipolazione, dell'intimidazione e del terrore, vuole diffondere un nuovo totalitarismo fondato sull'odio e il disprezzo per le donne e per gli ebrei.
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