Nubi nere si addensano. L'autobiografia clandestina di un sopravvissuto alla persecuzione
Questa autobiografia rappresenta una rarissima testimonianza sulla Cina dall'inizio del secolo scorso fino alla fine della Rivoluzione culturale. Chen Ming, nato nel 1908, ha passato la sua infanzia in una regione povera e arretrata del nord-est della Cina, dove i suoi genitori erano contadini. Studente brillante, diventa senza sforzo un rispettabile professore fino a quando una serie di cambiamenti di regime altera il corso della sua vita. Nel 1937, dopo aver trascorso un periodo di studio in Inghilterra, ritorna e trova la Cina in guerra con il Giappone. Con la presa del potere del partito comunista di Mao nel 1949, per Chen Ming inizia un lungo e doloroso calvario che dura trent'anni. Nel 1951 viene mandato in un 'laogai', il gulag cinese, dove le orribili condizioni di vita hanno causato la morte di molti suoi amici e il suicidio di altri. Liberato cinque anni dopo, gli viene proibito l'insegnamento e per sopravvivere è costretto a lavori umilianti, sorvegliato quotidianamente e forzato a una confessione pubblica. Considerato un contro-rivoluzionario, diviene uno dei bersagli principali della Rivoluzione culturale. Con la morte di Mao e la fine del suo regime totalitario, Chen Ming ha finalmente potuto trovare la pace all'età di settant'anni. E' morto nel 1996 lasciando una testimonianza eccezionale.
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