Massimo Fini è Cyrano. Contro tutti i luoghi comuni
"Massimo Fini è Cyrano", è la traduzione teatrale del pensiero che Massimo Fini, giornalista, scrittore, saggista e anche, a modo suo, filosofo, viene elaborando da una ventina d'anni. Si trovano qui, sintetizzati tutti i temi cari all'autore: l'attacco radicale all'attuale modello di sviluppo che promettendo continuamente un futuro orgiastico, mai raggiunto e irragiungibile, ci ha messo in realtà al servizio dell'economia e della tecnologia; l'interpretazione di liberalismo e marxismo come due facce della stessa medaglia, due parti della Rivoluzione industriale, apparentemente avversari, nella sostanza complici; l'impossibilità per le classiche categorie politiche della destra e della sinistra, vecchie ormai di due secoli, di mettere in discussione la Modernità, perché da essa sono nate e in essa si sono affermate, e quindi di comprendere e di gestire le esigenze più autentiche e profonde dell'uomo d'oggi che sconta una paurosa perdita di identità, di dignità e di senso; la denuncia della democrazia come pura finzione al servizio delle oligarchie del potere; la totalitaria e totalizzante pretesa dell'Occidente, proprio mentre attraversa la più grave crisi della sua storia, di esportare comunque, anche con la violenza, il proprio vuoto di valori e la propria nevrosi. Quando Massimo Fini scriveva queste cose vent'anni fa nessuno lo prendeva sul serio. Oggi, il pubblico di tutte le età e di ogni estrazione sociale, non solo lo segue attentamente ma è partecipe e quasi sempre anche solidale.Sul frontespizio: In collaborazione con Eduardo Fiorillo e Francesca Roveda.
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