Storia della città. L'età contemporanea
Questa "Storia della città" dedicata all'età contemporanea segue il volume sull'età moderna e, come quello, si sviluppa su due registri di lettura tra loro complementari e paralleli: uno introduttivo che presenta il contesto storico, politico e sociale nel quale prendono forma gli elementi materiali di cui è costituita la città come aggregato fisico durante i secoli XIX e XX - le strade, le piazze, le case, le attrezzature -; l'altro più analitico nel quale sono approfonditi, attraverso esempi significativi, gli aspetti essenziali dei cambiamenti in corso. Ciò che contraddistingue la città contemporanea è la rapidità con la quale essa vede modificarsi la sua fisionomia e il suo rapporto con il territorio circostante. L'obiettivo è quello di cogliere i momenti di cambiamento e le differenze negli strumenti e nelle procedure di trasformazione dell'assetto insediativo: la distribuzione dei nuclei abitati, le iniziative volte all'abbellimento e all'arte civica, la guerra e la ricostruzione post-bellica con il suo stato d'animo positivo nei confronti dell'edificazione, lo sfrangiarsi dell'identità urbana negli ultimi decenni del Novecento. Il libro propone un grande mosaico costruito per tasselli che insieme compongono il quadro delle trasformazioni, degli assetti fisici, delle rilevanze architettoniche che contraddistinguono in una fase di grandi rivolgimenti un'area ampia quanto l'intera Europa, consapevole tuttavia che la sua stessa unità geografica, nel periodo considerato non può non alludere a contesti e situazioni economiche, politiche e culturali extraeuropee. Attraverso casi emergenti, perché esemplari o innovativi, si viene così delineando non tanto una storia 'evolutiva' quanto un'articolata visione d'insieme di come si modifica il paesaggio urbano.
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