Un innocente milionario
Trascinato per l'Europa dai suoi genitori, tra il lusso e l'indigenza, un ragazzo americano si consola sognando di essere il Principe Marco Giovanni Lorenzo Alessandro Ippolito Borghese, in attesa che la sua vera famiglia arrivi a salvarlo dalla miseria. A quattordici anni decide però di smetterla con i sogni a occhi aperti e si impegna con ardore nella ricerca di una nave affondata con un favoloso tesoro, di cui ha letto in un vecchio libro. La sua determinazione a diventare un milionario, "senza fare del male a nessuno, se non ai pesci", lo porta a un'isola delle Bahama e all'incontro con la moglie trascurata di un marito geloso, con cui inizia un'appassionata relazione. Il loro amore e la lotta per un'immensa fortuna fanno sì che un dramma privato si trasformi in un ritratto micidiale della società contemporanea. Che mondo è questo? Come può viverci una persona con un minimo di moralità? Come può riconoscere i nemici? E quali potrebbero essere gli amici? Sono queste le domande che Vizinczey si pone. L'autore dedica pagine intere a un momento della vita interiore di un personaggio e poche parole a un evento esterno cruciale, e la fusione tra azione drammatica e momenti di riflessione che caratterizza la sua scrittura accresce la tensione, rendendo questo romanzo appassionante anche quando il sogno dell'infanzia si trasforma in tragedia. Un innocente milionario è considerato l'opera migliore di Vizinczey, più volte lodata dalla critica per la vitalità dei suoi personaggi, "un libro che riflette molto da vicino ciò che pensiamo, immaginiamo e sogniamo, ciò che facciamo e ciò che ci accade" (Menene Gras Balaguer, La Vanguardia).
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