Nino Palumbo, vent'anni dopo
Nino Palumbo (Trani 1921 - Genova 1983) è stato personaggio assai importante nell'ambiente letterario italiano del secondo Novecento: autore di alcuni tra i primi romanzi sull'alienazione nella società consumistica - "Impiegato d'imposte" (1957) e "Il giornale" (1958) -, sull'emigrazione interna - "Pane verde" (1961) - e sulla pratica vacanziera - "Le giornate lunghe" (1962) -, Palumbo ha anche fondato nel 1960, in tempi di dilagante sperimentalismo, la rivista "Prove" (sulla quale Sciascia pubblicò i primi capitoli del "Giorno della civetta") a difesa dell'impegno civile dello scrittore e poco più tardi il premio letterario "Città di Rapallo" per inediti. A vent'anni dalla sua scomparsa una serie di saggi passa in rassegna l'attività di Palumbo, ricostruendo sullo sfondo le tensioni e i fermenti della società letteraria italiana negli anni della nascente industria editoriale.
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