Peter Eisenman. Il giardino dei passi perduti. Catalogo della mostra (Verona, 26 giugno-3 ottobre 2004). Ediz. italiana e inglese
Richiamare alla mente i segni di eventi precedenti, immaginare le tracce di una storia ancora da scoprire, è la filosofia dell'intervento dell'architetto Peter Eisenman al Museo di Castelvecchio, un intervento lucido e ludico in ugual misura: lucido nella percezione del lavoro svolto mezzo secolo fa da Carlo Scarpa, ludico nella capacità di Eisenman di trasformare le proprie idee partendo da quelle del progettista che lo ha preceduto. Mentre congiunge gli spazi all'interno del museo con i loro 'fantasmi gemelli', all'esterno fa muovere la sua installazione su un terreno incerto, situandola al tempo stesso dentro e fuori il museo. Per Scarpa si trattava di ricucire i bordi consunti del passato, per Eisenman si tratta invece di rifinire gli orli del futuro.
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