Lungo il Novecento. La musica a Trieste e le interconnessioni tra le arti
Questo florilegio di studi, affidati a storici della musica, dell'arte, della scenografia, del cinema, del teatro, della letteratura e della danza, nonché a scrittori, interpreti e compositori che ivi si affiancano con altrettante testimonianze e rievocazioni intorno a coloro che hanno partecipato al dibattito intellettuale e alla civiltà musicale nell'arco del Novecento a Trieste, persegue l'intento di sopravanzare la dimensione angusta di una storia musicale locale dell'antica provincia absburgica, presagio d'Italia. In contesti assai disparati, nella presente silloge si confrontano le esperienze maturate tra cosmopolitismo e nazionalismo, si analizzano le tracce musicali entro le 'enclaves' italiane, slave, austrotedesche, levantine, si esplorano le trame musicali serpeggianti nell'opera e nella vita di Svevo, Joyce, Stuparich, Saba, si disvelano gli ammiccamenti pittorici alla musica di Dudovich, Marussig, Parin, Sbisà , Sofianopulo, Perizi, D'Osmo, Miela Reina, Crisman, si valutano le posizioni storiche di compositori quali Smareglia, Mix, Illersberg, Dallapiccola, Medicus, Grbec, Barison, Viozzi, Bibalo, Bugamelli, Zafred, si raccolgono meditazioni sull'editoria musicale, sulla storiografia, sul 'musizieren' borghese quotidiano che investe professionisti e dilettanti di alto livello, sino all'opera 'in progress', Timmel, ideata da Claudio Magris e da Fabio Nieder, ispirata alla tragica vita del pittore triestino Vito von Thümmel, destinata prossimamente alle scene musicali. L'occasione di questa multiforme ricostruzione, in cui si incrociano avvenimenti e figure che hanno contrassegnato la storia di Trieste, è offerta dal centenario della fondazione del Conservatorio di musica intitolato idealmente a Giuseppe Tartini, il celebre 'maestro delle nazioni' proveniente dalla finitima Pirano, solennizzato con una cerimonia inaugurale l'11 novembre 1903 in cui furono eseguite due 'Sonate a quattro' inedite inviate in dono dalla presidenza della Veneranda Arca del Santo di Padova, tesaurizzate all'interno del patrimonio librario della Biblioteca dell'istituto sino al primo conflitto mondiale, ma oggi contumaci. La realtà etnica composita di Trieste, perdurante pure durante il secolo scorso, è qui esplanata nella musica, una sorta di 'koinè' agglutinante. Nel consegnare alla storia la documentazione del 'lungo Novecento' musicale a Trieste, questo volume polivoco non conclude ma apre nuove prospettive di discussione e nuove ricerche: donde nuovi suggerimenti al confronto delle idee, nell'oggi e nel domani.
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