Nero napoletano. Viaggio tra i misteri e le leggende di Napoli
Napoli non è soltanto la città che tutti conosciamo o crediamo di conoscere. E' anche la città del mito e del sovrannaturale, dove la Morte, che ne ha segnato storia e leggende, è 'di casa' quasi quanto la Vita, con la quale spesso si intreccia in modo indistinguibile e può essere terreno fertile per umorismo e ironia. A modo suo, Napoli è una pagina di letteratura dickensiana, dove la maschera di Pulcinella va a braccetto con la figura dello 'schiattamuorto'. Dalla leggenda della sirena Partenope al miracolo del sangue di san Gennaro, dal 'munaciello' allo iettatore, dalle case infestate da fantasmi alle consorterie di massoni e templari, Napoli, di cose straordinarie ne ha davvero tante da raccontare. E lo ha fatto, naturalmente, talora affidandosi a penne illustri. Ma l'intento di D'Orta è diverso. Nello spirito, ha voluto avvicinarsi a quelle pellicole di Stanlio e Ollio costruite su una trama horror-noir in cui l'umorismo diventa irresistibile proprio al culmine della tensione. Ha cercato di esorcizzare l'ansia e la paura dell'Ignoto attraverso la comicità e l'ironia, ma senza perdere di vista il suo vero scopo: intrattenere piacevolmente. "Se ci sono riuscito" sostiene l'autore, "significa che ho speso bene il mio tempo, se no, vorrete per questo negarmi un fiore sulla tomba?"
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