Smalto, oro e preziosi. Oreficeria e arti suntuarie nel Ducato di Milano tra Visconti e Sforza
Tra la fine del XIV secolo e gli inizi del XVI la corte visconteo-sforzesca è a tal punto ricca da poter rivaleggiare con quelle oltremontane ed essere osservata con meraviglia dai signori italiani. Per soddisfare le sue esigenze di lusso lavorano artisti e artigiani, realizzando prodotti d'alta qualità e singolare pregio, per nulla inferiori a quelli delle botteghe estere. Miniatori, orafi, scultori, pittori e maestri d'architettura s'incontrano e scambiano reciproche esperienze, anche grazie ai grandi cantieri del Duomo di Milano e della Certosa di Pavia, sorti dalla fine del Trecento, e ai duchi strettamente legati. Dall'epoca di Gian Galeazzo, primo duca Visconti dal 1395, fiorisce inoltre una grande tradizione miniatoria che ha come fulcro le personalità di Giovannino de' Grassi, anche architetto e scultore del Duomo di Milano, e di Michelino da Besozzo. Dalle loro invenzioni figurative sembra trarre iniziale spunto la grande tradizione dell'oreficeria lombarda, soprattutto nella declinazione degli smalti. A partire dalle prime prove in smalto 'en ronde bosse' - dunque sperimentate anche in Lombardia, al contrario di come si supponeva sino a oggi - questo settore d'artigianato raggiunge progressivamente punti qualitativamente altissimi, consolidandosi durante il governo degli Sforza. Saranno in modo particolare gli anni del governo di Ludovico il Moro e della giovane consorte Beatrice d'Este, a registrare prove e sperimentazioni di notevole interesse. Oreficerie sontuose, arricchite da smalti anche a pittura dagli effetti specchiati e rilucenti, ravvivati da tocchi d'oro, insieme ai vetri oro dipinti, ai nielli realizzati da autori aggiornati sui fatti salienti dell'arte, cresciuti anche a contatto con la grande lezione offerta da Leonardo da Vinci, danno concretezza allo sfarzo che distinse la Lombardia tra Visconti e Sforza, e che si chiuse alla morte di Francesco II, ultimo signore Sforza prima dell'ingresso dello Stato di Milano nell'orbita spagnola (1535).
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