Lo stormire del vento tra le piante. Testi e percorsi leopardiani
Luigi Blasucci ha dedicato a Leopardi tre opere fondamentali: "I segnali dell'infinito" (il Mulino 1985), "I titoli dei "Canti"" (Morano 1989), "I tempi dei "Canti"" (Einaudi 1996) ed è considerato uno dei maggiori studiosi italiani viventi del poeta di Recanati. "Lo stormire del vento tra le piante" raccoglie i suoi ultimi studi e saggi sull'argomento: una riflessione che aggiorna e rinnova le sue precedenti acquisizioni e che fa di questo libro un sicuro testo di riferimento per gli studiosi di Leopardi. Tra i contributi specifici di questo volume, oltre allo scritto che gli dà il titolo si segnala il discorso sull'ossianismo, come componente ineliminabile della sensibilità poetica leopardiana, con i suoi toni ora accorati ora tempestosi. Un'altra proposta critica, uscendo dall'ambito della poesia, riguarda la valutazione dello "Zibaldone" come opera stilisticamente autonoma, con la particolarità della sua scrittura 'a penna corrente'. Chiudono il volume quattro saggi su altrettante figure di alto rilievo negli studi leopardiani del secondo Novecento: Walter Binni, Giulio Bollati, Cesare Luporini, Sebastiano Timpanaro.
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