I Macchiaioli. Prima dell'impressionismo. Catalogo della mostra (Padova, 27 settembre 2003-8 febbraio 2004)
Questo libro è il catalogo della mostra allestita a Palazzo Zabarella di Padova dedicata a "I macchiaioli. Prima dell'Impressionismo", ma rappresenta anche la più aggiornata e completa monografia sull'importante movimento pittorico che in pochi anni ha cambiato il modo di rappresentare la realtà. L'obiettivo di Fernando Mazzocca e Carlo Sisi, curatori della mostra e del volume, è stato quello di indagare in modo organico e secondo una prospettiva storica, che ha tenuto conto degli studi più recenti, l'arte dei macchiaioli, riconsiderandone ancora una volta il ruolo di grande rilievo che loro spetta nel panorama delle esperienze pittoriche più innovative nell'Europa dell'Ottocento. Di un'epoca ricca di speranze, in gran parte destinate ad essere deluse, e di voglia di creare un'arte nuova per una società nuova, i macchiaioli sono stati i più alti e sofferti testimoni. Mentre le loro vicende sono state ricostruite su solide basi filologiche nel testo di Francesca Dini, le varie sezioni in cui sono suddivise le opere, introdotte e schedate da Silvestra Bietoletti, Laura Lombardi, Elisabetta Palminteri Matteucci e Chiara Ulivi, corrispondono ad un modo nuovo di interpretare le ricerche dei protagonisti: Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Adriano Cecioni, Odoardo Borrani, Giovanni Boldini, Giuseppe Abbati. Concentrare l'attenzione sui generi pittorici consente di capire finalmente la portata innovativa delle loro sperimentazioni, ma anche il profondo legame con la tradizione, tra Giotto e i grandi maestri del Quattrocento, come Beato Angelico, Paolo Uccello e Piero della Francesca. Mentre il saggio introduttivo di Alberto Mario Banti sottolinea il loro profondo legame con il Risorgimento, quelli di Carlo Sisi e di Fernando Mazzocca ricostruiscono rispettivamente il dibattito culturale ottocentesco, che ci aiuta a capire i loro ideali e le loro scelte, e la straordinaria fortuna goduta nel Novecento, tra il mercato dell'arte, il collezionismo e una critica schierata spesso su posizioni antitetiche, sino al fascino esercitato sul cinema, in particolare quello di Luchino Visconti. Infine gli utili apparati di Patrizia Urbani forniscono un fondamentale aggiornamento dell'estesa bibliografia sull'argomento.