Vittorio Zecchin 1878-1947. Pittura, vetro, arti decorative
A novembre, al Museo Correr di Venezia si è aperta una grande mostra di Vittorio Zecchin che rimarrà aperta fino a febbraio 2003. Si tratta di un avvenimento di grandissimo interesse anche internazionale, a distanza di vent'anni dalla storica esposizione allestita a Ca' Pesaro, che offre una vastissima panoramica del lavoro e della ricerca di questo raffinatissimo artista muranese (1878-1947) che dal mondo della pittura si rivolse alle arti decorative, in particolare quella del vetro, che a lui deve un sostanziale rinnovamento. Più di 200 le opere esposte, tra di esse cinquanta tra dipinti e bozzetti, una ventina tra arazzi, ricami e merletti, oltre a mobili mosaici e argenti, e soprattutto 150 vetri selezionati dalla sua eccezionale produzione vetraria: dalle coloratissime murrine, ai vetri a smalti e oro, dai delicati trasparenti ai raffinatissimi incisi. E inoltre, la ricomposizione, realizzata per la prima volta secondo la disposizione originaria, dello stupendo ciclo pittorico decorativo delle "Mille e una notte", eseguito nel 1914 e considerato il capolavoro del Liberty italiano, smembrato nel corso degli anni e in parte custodito oggi a Ca' Pesaro. Undici pannelli, per una estensione di quaranta metri quadri che rappresentano in una atmosfera quasi fiabesca un fastoso corteo di principesse che portano doni alla regina di Saba. Il volume non è solo il catalogo della mostra ma molto di più: una esauriente monografia, che mancava, su uno degli artisti mito del Novecento italiano.
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