Roma. Testo russo a fronte
Atto d'amore verso la Città eterna che lo aveva accolto e gli aveva restituito energia e vitalità, "Roma" costituisce una 'summa' delle posizioni espresse da Gogol' negli scritti artistici e teorici degli anni trenta, e nello stesso tempo una sorta di laboratorio 'creativo' per il capolavoro a cui lo scrittore lavorò intensamente durante i suoi soggiorni romani: "Le anime morte". Tra scene realistiche e digressioni contemplative e storico-filosofiche, si snodano le vicende intellettuali ed esistenziali di un''anima bella', un giovane nobile romano alla riscoperta delle tradizioni e del ruolo della sua patria dopo la deludente immersione nel cuore della modernità europea: Parigi. Proprio dal confronto 'interattivo' fra Roma e Parigi, su cui è per buona parte imperniata la novella - e che rimanda a un'altra antitesi fondamentale per Gogol', quella fra la Russia 'popolare' e Pietroburgo, città avveniristica -, scaturisce la critica dello scrittore al progresso e alla moda: è una critica di straordinario spessore e attualità, che rappresenta, in qualche misura, una riflessione 'ante litteram' sul 'disagio della modernità'. Note di Alessandro Romano.
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