Spettatori. Forme di consumo e pubblici del cinema in Italia 1930-1960

Spettatori. Forme di consumo e pubblici del cinema in Italia 1930-1960

Fra gli anni '30 e'60 (e per qualche residua stagione oltre tale data) il cinema vive in Italia il suo periodo di maggiore popolarità. Da un lato è la forma di spettacolo più diffusa, dall'altro stabilisce con il pubblico un rapporto irripetibile: la visione dei film alimenta i sogni e le aspettative di intere generazioni, mentre numerosi fenomeni sociali - quali l'emancipazione della donna o le prime forme di ribellione giovanile - trovano nel buio della sala cinematografica l'occasione per rivelarsi ed esprimersi. Il volume si propone di ricostruire, attraverso alcuni studi di casi specifici, il legame sociale e culturale che unisce il cinema e gli spettatori, percorrendo un filone di ricerca che in Italia è stato da poco avviato e che riscuote un vivo interesse in ambito internazionale. Il libro è articolato in due sezioni, dedicate rispettivamente agli anni '30-45 e agli anni '50 e '60, che si snodano attraverso quattro nuclei tematici: le funzioni sociali del cinema, il rapporto tra cinema e identità italiana, il consumo dei generi popolari e il divismo. La struttura simmetrica delle due sezioni consente al lettore un confronto diretto fra i due periodi storici e pone in rilievo sia gli elementi di continuità che i cambiamenti che investono la visione cinematografica. Il volume offre inoltre una panoramica degli studi sul consumo in ambito americano e una bibliografia critica sull'argomento.
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