Gelosa di Majakovskij
L'autore del "rapporto" è una spia innamorata, il gobbo Nikita, che sorveglia Majakovskij prima per conto della polizia segreta zarista, poi di quella sovietica. Ma testimone è anche Ljuda, sorella di Majakovskij, gelosissima di ogni altra donna e soprattutto di Lili Brik, "la ladra che l'ha strappato alla famiglia". La gelosia è il tema del libro: tutti sono gelosi di tutti, in arte e in amore. In un crescendo tragico il Gobbo applica la sua ironia ai personaggi, a se stesso, a chi legge. Il "gigante" Majakovskij incontra Pasternak, la Cvetaeva, Lenin, ma soprattutto Puskin, avanguardia dell'avanguardia, morto alla sua stessa età e come lui tradito dalle donne. E si scontra con il suo rivale, il poeta contadino Sergej Esenin, suicida a trent'anni (un falso clamoroso). Incontra anche (sono i tempi del dottor Zivago) il modello di Lara, Larisa Rejsner, la dea ventenne che guidava gli eserciti. L'Autrice, un po' intristita dal tempo nostro dove tutto si pretende logico e gli scrittori sono così assennati (lei compresa), è andata a stare in un mondo più vivo e pericoloso dove l'arte è l'arte e si gioca la vita - tutto a tempo di tango.
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