Due volte l'alba

Milo sta per raggiungere la riviera romagnola, dove ha vissuto gli anni della giovinezza, con la prospettiva di trascorrervi insieme alla sua nuova compagna una tranquilla vacanza di mare. Ma il caso o il destino fanno sì che lungo il tragitto gli riappaia l'immagine di Iana, il suo primo grande amore, di cui non ha notizie da molto tempo. Da quel momento la memoria di lei non lo abbandona più e finisce con l'assorbire ogni suo pensiero, facendogli franare sotto i piedi il terreno della propria sorvegliata esistenza. Milo è un uomo non più giovanissimo, separato da anni, apparentemente equilibrato e soddisfatto della professione che svolge. Nemmeno lui sa cosa lo spinga sulle tracce di una vecchia storia d'amore, che però suo malgrado irrompe nel presente e ne scardina l'assetto. Di colpo privato di ogni sicurezza, Milo scopre di avere un conto in sospeso col passato che lo costringe a operare una sofferta revisione di tutta la vita precedente, fino alle fondamenta della propria identità. Un paesaggio familiare, di mare e di strade nascoste, fa da scenario alla ricerca della donna che incarna per lui la giovinezza e il miraggio di una felicità perduta. L'indagine prende la forma di un ansioso inseguimento e infine di un viaggio, al termine del quale Milo ritroverà la volontà di mettersi in gioco e di vivere il presente.