Leopardi e l'imperfetto nulla

Leopardi e l'imperfetto nulla

"Tutto è nulla" afferma Leopardi nello Zibaldone. Ma lo scetticismo estremo a cui approda il suo pensiero metafisico non si accorda con l'invenzione poetica e Leopardi sembra essere il primo trasgressore di una legge sovrana da lui stesso enunciata: "Il troppo è padre del nulla". Quando il sapere coglie irrevocabilmente la vanità dell'essere, il pensiero non può che irrigidirsi in uno sterile silenzio. Ma la poesia dice quel nulla anche in quanto lo contraddice, in un "barlume di allegrezza" senza il quale, con l'annullamento del tutto, non sarebbe solo il canto a tacere: svanirebbe, assieme la possibilità stessa del dire. Insistendo su aree di senso ricorrenti nel meditare e nel poetare leopardiani, Folin dimostra questo "nulla imperfetto".
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

In lotta contro il destino. Lettere (1945-1959)
In lotta contro il destino. Lettere (194...

Albert Camus, Nicola Chiaromonte
Storia di France
Storia di France

Donnadieu Joffrine
L' odissea dei geni
L' odissea dei geni

Èveline Heyer
Il libro delle virtù. Il tesoro morale dell'umanità
Il libro delle virtù. Il tesoro morale ...

Alberto Folin, William Joel Bennett, Sergio Zavoli