Il tempo dell'Europa
"Oggi, confrontati con culture di fede, abbiamo una risposta, quando noi stessi non crediamo più in niente? Ha una sola essenza quest'Europa alla ricerca di se stessa? Queste sono le domande cruciali, addirittura scottanti nella loro attualità, da cui parte Eduardo Lourenço nelle sue riflessioni sull'Europa. Con uno sguardo appassionato ma anche severamente critico, egli si interroga sul futuro della nostra tradizione spirituale, denunciando la perdita di quella fede - sia religiosa che civile - di cui l'esistenza dei popoli ha assoluto bisogno. Emerge così l'esperienza del tempo come cardine di qualsiasi conoscenza, di ogni coscienza e ogni forma di vita che l'Europa ha saputo esprimere. Il tempo in cui noi oggi pensiamo e viviamo, nella forma in cui lo conosciamo, è un frutto della sedimentazione storica dell'Europa, ed è su di esso che bisogna meditare per progettare il futuro della nostra civiltà. In queste pagine il panorama storico è attraversato da uno scenario minore, ma di fondamentale importanza per l'autore: il Portogallo, la sua cultura, la sua vita. Lourenço narra la propria esperienza spirituale volgendo lo sguardo alla pluralità della cultura europea e aprendosi alla speranza di una sua rinnovata vitalità, ma restando sempre aggrappato alla radice dalla quale è nato. Se, come scrisse il poeta Antero de Quental nel 189o, ""il Portogallo contemporaneo è un enigma che nessuno in Europa riesce a comprendere e di cui, anche da noi, solo pochi possiedono la chiave"", Lourenço è certamente uno di costoro."
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