Ultime notizie dall'Acheronte. Immortalità dell'anima e tubo catodico
Lo sguardo di Giampaolo Rugarli si posa impietoso e sarcastico sull'orrore quotidiano dell'idolatria contemporanea e ad esso oppone con fede ostinata l'indiscutibile primato dello spirito, la ferma certezza che c'è dell'altro, ed è quel che conta. Questo testo teatrale è un apologo limpido e disperato con al centro un insigne latinista costretto a confortarsi col dolore dell'assenza, l'insensatezza del desiderio e dell'amore, la disillusione di ogni possibile compimento. Sul crinale che separa un millennio dall'altro ci dovrebbe essere una pausa, un istante di silenzio, per riflettere e confrontare il vuoto del tubo catodico con la pienezza di un'attesa colma di speranza. Lo scrittore, sornione, è certo di aver scoperto la via dritta per raggiungere il cuore dei lettori e scaldarlo a nuove passioni. Il sarcasmo è inequivocabile: gli uomini del tempo presente sono ciechi, sordi e muti, e neppure un sogno riesce a scuoterli davvero, neppure un incubo li turba.
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