Soldatino d'aria. Poesie 1988-1999
Dall'incursione nel vuoto dell'oltrevita che tragicamente la inaugura alla raffica di negazioni che quasi sdegnosamente la suggella, viene da pensare che questa nuova raccolta di Gilberto Finzi voglia farsi carico di ogni possibile forma e gradazione dell'infelicità umana. Ed è, fra l'altro, così. Ed ecco, in una delle sequenze in cui il libro si articola, il repertorio abissale dei sentimenti trasformarsi in un'inopinatamente gioiosa adunata del visibile, all'interno della quale non c'è colore che non ci appaia tanto più vero quanto più inventato. Mai Finzi ci aveva dato, insomma, una rappresentazione così dolorosamente univoca e al tempo stesso così aperta, così vitalmente mobile e complessa del proprio destino di poeta.
Momentaneamente non ordinabile