Venezia. La città ritrovata. L'idea di città in una nuova guida sentimentale
Un uomo del nostro tempo torna a Venezia dopo aver girato a lungo per il mondo: crede di ritrovare la città che conosce da sempre, ma si accorge stupito di avere ancora molto da scoprire. Si addentra così incuriosito e affascinato tra luoghi inconsueti, seguendo giorno dopo giorno itinerari dimenticati o ignoti, sforzandosi di "reimparare a vedere" in un mondo che si rivela, in confronto alla città contemporanea, "sempre più sconosciuto". Ben presto la città diversa lo avvince a tal punto da costringerlo a una vera "indagine d'amore": un labirinto di acque, dove il silenzio della laguna è stranamente interrotto dal rombo dei motori e gli abitanti devono affrontare sfide quotidiane per condurre una vita al passo coi tempi. Il viaggiatore di Paolo Barbaro osserva il miracolo di Venezia dalla prospettiva di un uomo moderno, avvertendo i contrasti e assistendo conquistato al grandioso incontro-scontro tra l'arte e la tecnica, "alla prova senza fine" del lavoro umano che prima l'ha costruita e ora tenta di strappare la città-opera d'arte alla rovina e all'inabissamento. Cento giorni per comporre in un diario una nuova "guida sentimentale" d'una città sospesa tra passato e futuro: dal bosco-labirinto su cui venezia è costruita agli splendidi palazzi del potere, dalle rive in difficoltà alle chiese famose, dal ponte senza numero al Ghetto dei Ghetti, dalle calli ai campi, ogni pietra parla, ogni incontro è nuovo e prezioso. Venezia città-simbolo: in questa guida sentimentale, continuamente integrata dal confronto con altre città, ognuno di noi riscopre anche la propria comunità di appartenenza e si riconosce nell'uomo del nostro tempo, sempre alla ricerca del paese dell'anima.
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